I cittadini di Buenos Aires, i porteños, possono godere di tantissimi parchi e aree verdi dove riposare, fare ginnastica, prendere sole o semplicemente sedersi e godersi la vista di alberi centenari e meravigliosi.
Ogni primavera tra ottobre e novembre fioriscono i Jacarandà, un albero subtropicale tipico di queste zone, che colora tutta Buenos Aires con le sue coppe fiorite di un meraviglioso color lillà.
Ora invece è il periodo della fioritura del palo borracho (letteralmente, albero ubriaco) in italiano la chorisia.
Lungo le strade del centro dove prima fiorivano i jacarandà ora tutto è tappezzato da questi grandi fiori rosa e bianchi, in alcuni casi tutti bianchi del palo borracho.
Sin da piccola mi attiravano molto i loro fiori e soprattutto i semi, tant’è vero che ancora oggi appena vedo qualche guscio di seme per terra lo raccolgo e porto a casa per mettere in un centro tavola…li trovo particolari e una meraviglia della natura.
I tronchi di questo albero oltre a essere ricurvi e gonfi al centro proprio come il pancione di un ubriaco rappresentato nelle vignette comiche, ha delle grosse spine lungo tutto il suo tronco.
Gli alberi giovani si riconoscono per il suo tronco verdeggiante, dovuto al suo alto contenuto di clorofilla.
Il suo frutto ha la forma di un uovo di un venti centimetri e al suo interno si trovano i semi che assomigliano a grossi ceci neri circondati di una fibra di cotone setoso. Vedere questo “uovo quasi esploso con questo cotone che spunta fuori tra i rami degli alberi è uno spettacolo della natura. Poi…il fiore con tutta la sua eleganza fa la sua apparizione…
Insomma, come diceva sempre la mia mamma… non ci si stanca mai di guardare con il naso in su a Buenos Aires…
