Cachi (leggi Caci) è un minuscolo villaggio a circa 2500 metri sul livello del mare, nella parte umida della quebrada.la quebrada

La posizione delle montagne permette il passaggio di venti umidi che favoriscono la crescita di vegetazione, contrariamente alle altre zone che abbiamo visitato, che invece sono semi aride o aride.
In lingua nativa Cachi significa “sale“, perché chi arrivava da lontano confondeva le cime innevate con il sale, presente naturalmente in diverse zone limitrofe come le Salinas.

 

Infatti, nonostante il sole cocente che ci ha accolti, questi ambienti andini sono soggetti a fortissime escursioni termiche giornaliere e stagionali.
Conosciute e tipiche sono le coltivazioni, lavorazioni e vendita di diversi tipi di spezie , di aglio e di peperoncini. Il tutto sempre secondo il sistema delle cooperative.

Attualmente nel paesino c’è un piccolo museo archeologico, sul cui ingresso è appeso il seguente cartello:

Il nostro è un popolo che vive di lavoro, non di carità. Vogliamo mantenere l’orgoglio nativo, dunque vi preghiamo di non dare denaro ai bambini.

Un messaggio molto forte per i turisti, che spesso sono circondati da bambini che chiedono loro qualche soldo, pur non avendone realmente necessità.

murales a cachi
Nell’unica piazzetta in stile coloniale ho avuto l’occasione di parlare con una curandera (gli occidentali la chiamerebbero guaritrice)  che vendeva erbe medicinali, in parte mossa dalla curiosità, in parte dalla disperazione ( sì, sono una di quei viaggiatori che assaggia di tutto, con sgradevoli conseguenze gastrointestinali, e la farmacia qui non c’era).

piazza cachi
Ho deciso di seguire le sue indicazioni, seppure con un certo scetticismo di base. Lei mi ha assicurato che sarei stata bene, perché è così che cura i bambini che soffrono di indigestione o coliche.
Ecco cosa ho fatto appena rientrata dalla visita a Cachi: ho messo in infusione le erbe che mi ha dato, la manzanilla, una specie di camomilla selvatica, ed il paico del camodo, con proprietà digestive.

Dopo averlo bevuto ho riempito l’ombelico con del sale per qualche ora, mettendoci un cerotto per evitare che uscisse, come da suggerimento.
Posso sinceramente dire di non aver più sentito il richiamo della toilette.

Le curanderas sono figure molto rilevanti nella cultura nativa, specialmente in questi villaggi sperduti, ma ve ne dirò di più quando scriverò di Humahuaca.
Sulla via per giungere a questo essenziale ma gradevole villaggio, abbiamo attraversato il parco nazionale de los Cardones (cactus).

cardones

Sono piante molto pigre, rimangono al primo stadio di crescita per cinque anni, e se sopravvivono al clima, fioriscono solamente dopo i trenta.

Svariati ettari sono dedicati alla tutela dei Cardones, da cui si ricava un legno molto duro e resistente, ma solo ed esclusivamente dopo la loro morte naturale.

Sapevate che hanno avuto un ruolo importante nella guerra di indipendenza Argentina?

Si racconta da queste parti che il Generale Manuel Belgrano, si fosse accampato qui col suo piccolo esercito. Venne informato che poco distante c’era l’esercito spagnolo, molto più numeroso.

Consapevole che probabilmente erano state mandate delle spie per capire quanto lui fosse forte, fece in modo chi i cactus fossero vestiti con dei ponchos, e fece correre su e giù i suoi uomini con delle fiaccole accese.

Gli informatori degli spagnoli ebbero così l’impressione di avere davanti un esercito molto più numeroso di quanto lo fosse in realtà, e rinunciarono alla battaglia.

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