gnocchi di patate

Quasi tutti sappiamo fare gli gnocchi. E sopratutto qui in Italia si mangiano molto spesso come la pasta.

In Argentina c’è un usanza, legata a chissà quale tradizione: il 29 di ogni mese si mangiano gli gnocchi mettendo una banconota sotto il piatto perché attiri l’arrivo di altri soldini.

In realtà in altri tempi quando la paga dello stipendio avveniva il giorno 30, si arrivava alla fine del mese con il frigo e la dispensa vuota, e allora il cibo più economico erano le patate con le quali si facevano gli gnocchi del 29.

Ricordo quando li faceva mia nonna, erano deliziosi, morbidi e con tanto buon sugo di pomodoro. Noi nipoti non aspettavamo altro e la nonna Noemi ci metteva in fila con una forchetta per aiutarla a fare le righe negli gnocchi del 29. A volte si arrabbiava perché erano più quelli che mangiavamo crudi che quelli che poi riusciva a cucinare!

Che bei tempi e quanti bei ricordi….

Questa è la ricetta degli gnocchi del 29 di mia nonna Noemi:

 

INGREDIENTI:

1 kg. di patate (meglio se quelle indicate per gli gnocchi)

2 uova.

350 gr. di farina

2 cucchiai di formaggio grattugiato.

2 cucchiai di burro.

una spolveratina di noce moscata.

un po’ di scorza di limone grattugiato.

 

Lavare le patate e farle bollire con la buccia.

Pelarle, fare il purè, salare, mettere la noce moscata grattugiata e mentre le patate sono ancora calde aggiungere il burro, le uova e il formaggio grattugiato.

Lasciare raffreddare.

Su un tavolo mettere la farina a fontana e nel centro aggiungere il purè. Amalgamare il tutto formando un impasto liscio.

Dividere l’ impasto in piccole porzioni che faremo rotolare sul tavolo infarinato facendo dei lunghi cilindri. Tagliarli, spolverarli di farina e darle la sua forma caratteristica appoggiando il pollice dentro il gnocco e facendolo scivolare soavemente sulla forchetta infarinata.

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Mettere a bollire abbondante acqua salata e un goccio d’ olio.

Quando saliranno in superficie saranno pronti per essere conditi, col sugo o la salsa che preferite.