Nella provincia di Mendoza, (situata ad ovest e confinante con il Cile), a Malargue, si trova la Laguna de Los Molles, luogo di singolare bellezza e che ha per questo ispirato l’immaginazione popolare, dando vita a molte leggende.

Laguna de la niña encantada

Alcune di queste ricordano la  storia d’ amore di Romeo e Giulietta, come  tante altre  in giro per il mondo, tutte originali e tutte basate sull’amore contrastato.

Una delle leggende narra di una piccola principessa indiana della tribù dei “Mapuches”, indigeni della zona. La Principessa, di bellezza veramente dirompente era l’ orgoglio di tutta la tribù, si chiamava Elcha, che nella loro lingua vuol dire specchio.

Man mano che cresceva Elcha stringeva amicizia e cresceva la sua simpatia per un ragazzo senza ranghi di una tribù vicina ed avversaria. Questa amicizia sbocciò in amore solido, come le rocce delle montagne che li circondavano e puro come le acque cristalline che scorrevano per le valli delle cordigliere.

La strega della tribù, per calmare le divergenze tra le due popolazioni, suggerì al padre di Elcha di sposarla con il principe della vicina tribù.

La principessa fu informata della decisione del padre e la notte prima delle nozze decise di fuggire in sella con il suo innamorato verso il nord.

Le rispettive tribù si accorsero della sparizione dei ragazzi e intrapresero un inseguimento accanito.

Come se la natura volesse prendere le sue difese, si scatenò un violento temporale, e ad un certo punto i fuggitivi persero la strada. Trovandosi davanti ad un burrone e con alle spalle gli inseguitori decisero di gettarsi nello specchio d’ acqua che rifletteva i lampi della tempesta.

La strega fu la prima ad arrivare al burrone ed affacciandosi, all’improvviso un fulmine proveniente dal lago la pietrificò. Il resto dei persecutori si avvicinò pauroso al burrone ed affacciandosi videro riflessa nel lago l’ immagine della principessa Elcha.

D’ allora nella notti di luna piena, sia l’ immagine della principessa che la strega pietrificata, possono distinguersi perfettamente, come simbolo dell’amore che prevale sulle imposizioni della società. Gli abitanti del luogo battezzarono  quello specchio d’acqua come “la laguna de la niña encantada” (la laguna della bambina incantata).

Questa versione è stata raccolta nel  libro “Leyendas mendocinas” di Jorge Julio Ammar, docente della provincia di Mendoza e scrittore di vari libri su questo genere letterario.

Una seconda versione racconta dell’arrivo dei  pehuenche, una tribù molto aguerrita di etnia diversa. Essi volevano imporre le  loro condizioni al re mapuche, che offrì in sposa sua figlia, Elcha. Lei era però innamorato di un giovane della sua stessa tribù, con il quale fuggì verso la laguna. Qui questa versione confluisce nello stesso finale di quella precedente.

Una terza versione vede Elcha innamorata di un ragazzo della tribù avversaria, e fuggono insieme perché entrambe le tribù contrastano il loro amore.

In altre leggende si narra invece di una sirena, finita chissà come nella cordigliera delle Ande e castigata da Dio, che la trasformò in pietra.

C’è anche chi narra di un giocatore incallito che, per poter vincere, vende l’anima al diavolo. Ma quando il patto sta per compiersi il giocatore riesce ad ingannarlo e a tenersi anima e vincita, lasciando il diavolo pietrificato.

Insomma, tante leggende per un posto che vale la pena visitare!

Laguna niña encantada

 

Come arrivarci:

Se non si vuole ricorrere a una delle tante escursioni organizzate dallel agenzie in zona, e si desidera muoversi in autonomia si deve prendere la Ruta Nacional 40, deviando poi per la Ruta provincial 222. Si costeggia il Rio Salado e  si attraversa la valle de “Los Molles. Si prosegue per una vecchia strada di terra fino al lato nord ovest a solo 8 km da lì e a 200 dalla città di San Rafael, da dove si deve attraversare il Ponte del Elcha, parcheggiare la macchina e proseguire a piedi fino ad arrivare alla laguna.

Questa  possiede caratteristiche singolari, sia per la sua strana circonferenza e perfetto diametro di 80 m., così come le sue pareti  formate da rocce basaltiche nere create da una eruzione milioni d’ anni fa.

La laguna possiede anche un centinaio di specie di pesci di diversa grandezza e grazie al suo micro clima sulle sponde sorge una abbondante vegetazione. nel periodo estivo questa zona si riempie di una fioritura meravigliosa e di molteplici specie di uccelli. L’estate australe è il periodo migliore per visitarla.