Vi avevamo promesso nuovi articoli sull’Argentina.
Ed eccoci qui, proprio sul posto, a farvi vedere la mia Argentina dal vivo, dopo otto anni di lontananza a raccontarvela come la vedo e tutte le cose nuove che hanno cambiato in meglio, la mia città,, la mia terra natale.
Siamo arrivate a Buenos Aires da più di quindici giorni. Dico siamo perché questa esperienza ho deciso di godermela con mia figlia ventenne.
Il viaggio mi é parso lunghissimo, ma l’emozione quando l’aereo ha toccato terra ha fatto che ne valesse la pena.
Arrivo alle sette del mattino. Mattinata stupenda. Ad aspettarci una carissima persona che ha trascurato il suo importantissimo lavoro per venire ad accoglierci.
L’arrivo in casa della mia amica d’infazia che ci ospitera’ per qualche giorno finche’ non troviamo un appartamento tutto per noi…
Quindici giorni di tante attenzioni, affetto e complicita’ tra tutte noi quattro donne, lei, io e le nostre rispettive figlie.
Ora siamo alloggiate in un appartamento nel cuore della citta’, dove il traffico non smette di accompagnarci con il suo caotico rumore sia di giorno che di notte! Abbiamo dovuto comprare i tappi per le orecchie per poter dormire!
Siamo nel quartiere di Palermo, vicino al quello che chiamano Palermo Hollywood, battezzato cosí perché ci sono tanti negozi d’arredamento vintage, laboratori d’artisti, bar e ristoranti particolari. Inoltre siccome vicino c’é l’antica universitá di Palermo, abitanto tantissimi studenti che non solo vengono dalle provincie interne dell’Argentina, ma anche da paesi latini vicini come il Venezuela, Brasile e Colombia.
Buenos Aires era gia allora una città cosmopolita, ora lo é ancora di più. Camminiamo per le strade del centro e sentiamo ogni tipo d’accento.
Ieri mentre andavamo in “colectivo” (l’autobus) alla city, c’erano due ragazze che parlavano tedesco come se fossero a casa loro. Credo fossero turiste pure loro perche avevano la classica cartina della città in mano…
In questi quasi venti giorni abbiamo visitato alcuni posti per me nuovi, anche se nuovi non sono per i porteños (cosi’ vengono chiamati quelli che abitano nella capitale.) Ad esempio il Paseo de la Historieta, la Reserva Ecologica, il quartiere Cinese, e la affollatissima e caotica Once, luogo commercialissimo dove trovi di tutto e di piu’ centro dei grossisti di tutti i tipi di merce.
Di ogni posto vi faremo un breve articolo. Prometto!
Ho notato con un certo stupore che c’é stato un gran cambio anche nel miscuglio di razze.
Mentre prima si vedevano chiaramente e indistintamente i discendenti di europei, quelli che si sono mischiati ai locali, ora non è più’ cosí. Ho notato un miscuglio interraziale molto elevato e anche nuove culture approdate portando con se anche usi e costumi. Dopo i mondiali del Sud Africa sono approdati tantissimi africani che si trovano per strada a vendere oggetti come orologi, bigiotteria, borse…qui li chiamano “manteros” da “manta” che vuol dire coperta, perche come in Italia mettono una coperta per terra con sopra la loro merce.
Un altra novità, e questa la trovo fantastica, é che per viaggiare nel mezzi di trasporto bisogna per forza avere una tessera magnetizzata con i tuoi dati: si chiama SUBE, ricaricabile come un postamat. Quando sali sul mezzo, dici la tua destinazione, appoggi la tessera sopra un lettore e ti scaricano l’importo. Cosi’ tutti pagano. Inoltre puoi seguire i tuoi movimenti registrandoti sul sito e se te la rubano o se ti succede qualcosa, sanno qual è stato il luogo dove sei stato per ultimo.
Ora stiamo aspettando il ballotaggio del 22 Novembre per vedere chi sará il nuovo presidente…
Questo determinerá molte cose, sopratutto nell’economia.
Qui abbiamo trovato tutto molto caro in confronto all’Italia, seguendo il cambio ufficiale. Perchè esiste anche quello “nero”, che ti danno un poco di più. Comunque le cose costano come in Italia e anche il doppio.
Bene, per ora mi fermo qui, continuo la mia riscoperta della mia citta’ natale che e’ sempre affascinante e ti ruba l’anima.