Qui in Italia stiamo gelando,  ma in Argentina è tempo di vacanze!

Le località balneari Argentine più conosciute e frequentate sono Mar del Plata, Villa Gesell, Pinamar, Carilò, Miramar e altre ancora meritevoli da menzionare per la loro bellezza.

Per motivi puramente personali, voglio parlarvi di Villa Gesell, la Rimini Argentina per farvi capire la sua importanza tra le mete di villeggiatura preferite degli argentini.

Fondata da Carlos Idaho Gesell nei primi anni ’30, la sua intenzione non era quella di fare un villaggio turistico, ma bensì forestare  la zona con legnami che li fornissero la materia prima per la sua azienda di mobili per bambini che aveva nella capitale, a Buenos Aires.

Diciamo che il boom di Villa Gesell, la Rimini Argentina, esplode negli anni 1960 quando viene ideato un piano per attirare acquirenti di appezzamenti di terreni per costruire. Questo piano prevedeva che se l’acquirente costruiva almeno fino alle architravi riceveva uno sconto del 50% sul prezzo del terreno. Questo determinò una crescita così vertiginosa al punto che Villa Gesell fu in quegli anni la città con maggior indice di crescita nel mondo.

Fu proprio in quegli anni che i miei genitori comprarono un bellissimo terreno nella zona centrale e costruirono l’attività commerciale che permise loro di progredire e tornare in patria.

Ricordo quei viaggi a Villa Gesell, la Rimini Argentina ancora in espansione ma già famosa per la sua pace, le sue pinete, il mare incontaminato e le dune di sabbia che a me, ancora piccola, ricordavano quelle del Sahara… Inoltre era diventato un centro molto frequentato dai figli dei fiori…

Una volta all’anno con mio fratello e alcuni amici ci improvvisavamo esploratori e muniti di panini, acqua e tanta voglia d’ avventura ci inoltravamo tra le dune di sabbia per arrivare fino al paesino vicino, Carilò, e poi si tornava prima di cena camminando sulla spiaggia. Era bellissimo. Ricordo ancora il sole che ci scaldava mentre ruzzolavamo giù per le dune e le risate spensierate. Come quelle che gli abbiamo fatto in faccia mio cugino quando fummo a prenderlo a casa per il nostro viaggio avventuro e le chiedemmo se aveva tutto l’ equipaggio e lui rispose di sì tirando fuori un rotolo di carta igenica. Scoppiammo tutti a ridere! Ma la sua risposta ci fece tacere e guardare tra di noi subito. Ci disse: “Ridete, ridete, che se vi vien voglia di andare in bagno non vi do neppure un pezzettino di carta!”

Le strade erano di sabbia compattata (solo nel 1970 asfaltarono la via principale, l’ avenida 3) e quando pioveva ti sporcavi tutti i piedi e le scarpe, oltre al fatto che quando passavano le macchine ti schizzavano con quel misto di sabbia e acqua.

Grazie agli immigranti spagnoli e italiani giunti in Argentina nel dopo guerra cominciano a fiorire i commerci: alberghi per lo più gestiti da spagnoli, ristoranti che offrivano i piatti tipici dei loro paesi e durante il boom delle costruzioni, primeggiavano gli italiani accorsi in massa che si occupavano della realizzazione dei cantieri e anche come operai.

Li ricordo quasi tutti, amici dei miei genitori. Ma non solo italiani. Anche spagnoli e di altre collettività. C’era una fratellanza solo per il fatto di essere europei in terra straniera.

C’era il pizzaiolo Giuseppe, le migliori pizze di Villa Gesell in quegli anni (siamo ancora in contatto con i suoi figli, amici di giochi di quei tempi); il tedesco (el aleman) che aveva un albergo e una pasticceria al miglior stile bavarese e noi gli regalavamo i bianchi d’uovo per i suoi prodotti e a sua volta lui ci riforniva con altra merce, una specie di baratto;  gli spagnoli che avevano l’ albergo in riva al mare e tanti altri ancora. Ricordo tanta unità e cordialità tra tutti. D’estate si svolgeva il lavoro di ristoratori o albergatori e d’inverno facevano altri mestieri per sopravvivere: chi l’ idraulico, chi il muratore, chi il falegname o l’impresario. Proprio per avere favorito questa grande collettività italiana nel 1974 il Governo Italiano conferisce a Carlos Idaho Gesell la medaglia come Cavaliere Ufficiale della Repubblica.

Sono passati ormai tanti anni d’ allora. Villa Gesell si è svilupatta ancora di più e ora meta di molti giovani per la sua “movida” notturna, ma anche di famiglie per le sue larghe spiagge a tranquillità. Si puo fare lunghe passeggiate sulla spiaggia restando a guardare i tramonti mozzafiato, visitare l’ acquario, pescare sul molo, giocare a golf, ascoltare concerti gratuiti, ammirare sfilate di moda, andare a teatro o cinema o musei, fare escursioni, ballare nelle discoteche e tante ma tante altre opportunità per divertirsi, rilassarsi e non voler più tornare alla quotidianità.

 

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