Ed eccomi qui già alla fine di questo viaggio: in un baleno sono passati quasi sei mesi da quando sono arrivata.

Si dice che quando torni da un viaggio non sei più lo stesso di quando sei partito, ed è vero.

Non sono la stessa di quando il 23 ottobre sono partita dall’Italia verso questa terra che mi ha visto nascere. La mia decisione di partire è stata improvvisa e per questioni personali, non per sfuggire a nulla di insostenibile…

Qui ho riscoperto me stessa, una nuova Viviana. Ho rinsaldato il rapporto con le mie figlie Michela e Carolina, con mio fratello Claudio, con mio futuro genero Flavio e altre persone che senza nominarle tutte (loro sanno chi sono), mi hanno dimostrato sincera e disinteressata amicizia, sia in Italia che qui in Argentina. Ancora una volta ho potuto comprovare che il tempo e la distanza non diminuisce o cancella i legami d’amicizia e amore.

Ho riscoperto o scoperto la mia città, visitando luoghi sconosciuti che, data l’ età che avevo quando sono partita, non mi passava per la testa di scoprire o conoscere e che ora con la maturità e sete di conoscere e scoprire ho potuto apprezzare. Ho addirittura coinvolto in questa avventura una amica italiana che venne a trovarmi a gennaio, mia figlia Michela con il suo compagno, oltre che due mie cugine più giovani.

Sono contenta di aver passato del tempo con loro e aver riscoperto certi rapporti familiari.

Ho fatto nuove amicizie, una in particolare che voglio menzionare perché stato subito feeling: Cintia Paludetto, amica del cuore di mia cugina Veronica Schiffrer.

Quando senti che il tempo si va accorciando nella tua vita, scatta in alcuni come è successo a me, una voglia incontenibile di conoscere, sapere, osservare con occhi nuovi e stupore luoghi vecchi o sbiaditi nei ricordi.

Una nuova Viviana torna in Italia, serena, soddisfatta, piena di energie e nuove mete.

Ma sopratutto con il cuore pieno di affetto e amore.

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