Yacaratia  albero commestibile

Il yacaratiá, l’albero commestibile che diventa dei fantastici dessert

Arriva dall’Argentina il legno commestibile, snobbato dall’industria e nobilitato da grandi chef.

L’albero, il Yacaratiá cresce normalmente nella giungla attraversata dal fiume Paraná, protetto dalle gelate da altre specie più grandi.

Può arrivare a 15 metri di altezza e le sue cellule hanno un altissimo contenuto di acque a sostanza nutrienti.

Gli aborigeni della zona lo avevano intuito e usavano i pezzi di questo legno dolce e morbido come risorsa per sopravvivere nella giungla, saziando al tempo stesso la sete e il fabbisogno di minerali e vitamine di cui è ricco.

I golosi aborigeni ne facevano anche una specie di caramella, infilzando piccoli pezzi di questo legno all’estremità di una canna, li intingevano nel miele e poi li facevano arrostire al fuoco. Antenati naturali dei marshmellows!

La famiglia Pascutti, titolari della Yacaratiá Delicatessendecise di trovare il modo di renderlo fruibile al consumo umano in modi deliziosi.

 

 

yacaratia, una fase della elaborazione

yacaratia, una fase della elaborazione

Il legno di questa pianta, che non è adatto ad altri scopi proprio perché le sue cellule hanno poca cellulosa, molta acqua e sostanze nutritive (fibre, magnesio, calcio potassio, fosforo), viene scartato dall’industria ed è trattato in maniera naturale per eliminare le sostanze che ne riducono il sapore e la sensazione di rigidità.

Il prodotto conserva comunque le caratteristiche del legno, si vedono ancora le venature e gli anelli di crescita, diventando però più tenero e utilizzabile per l’elaborazione di dolci, confetture, praline e altre delizie.

Il procedimento è stato brevettato dall’Ingegnere Roberto F. Pascutti (deceduto di recente) nel 1996, un uomo di grande esperienza (36 anni come capo laboratorio di Celulosa Argentina, una ditta che produce carta e altri prodotti derivati appunto dalla cellulosa).

Un’invenzione la sua che gli ha meritato sia un riconoscimento della provincia di Misiones, argentina, in cui svolge il suo lavoro, sia l’onore di presentare il suo progetto al congresso mondiale di ricerca forestale a Kuala Lumpur, Malasia.

Il senato Argentino dichiarò già nel 2000 di interesse nazionale lo sfruttamento di questo legno a scopi alimentari.

 

 

Ma di che sa?

Potreste pensare che mangiare del legno non sia poi una esperienza da gourmet. Il legno commestibile dopo i procedimenti a cui è sottoposto, immerso in sciroppo o miele, risulta molto tenero: Se volete un termine di paragone pensate ai marron glacè, o alla cotognata, o alla pasta di fichi.

yacaratia, dopo la preparazione

yacaratia, dopo la preparazione

yacaratia, dopo la preparazione

pile di yacaratia

Invece alcuni chef famosi, come Fernando Rivarola nel suo ristorante “El baqueano” a Buenos Aires, lo propongono nei loro menu, elaborato e presentato magnificamente, come potere vedere.

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Il dolce che vedete (ce ne sono altri a menu) è fatto con una fettina di pasta di cayote abbinata ad una fettina di formaggio e una fettina di legno comestibile, gelato alla cannella, con una decorazione (una tuile) di arachidi.

Lo chef Rivarola non è l’unico però e anche lo Chef Gonzalo Aramburu si è cimentato con il Yacaratia, con un tris di dolci ad effetto: presentato in una scatola di scarpe e con l’azoto liquido fumante.

Il trio fumante dello chef Aramburu

Il trio fumante dello chef Aramburu

 

Hernan Gippono invece, a Palermo, ne fa un gelato, accoppiandolo con del formaggio di capra, prugne a arachidi

La gelateria Lucca lo propone abbinato ad un gelato di latte di capra, con pezzi di Yacaratia e mandorle.

il gelato con yacaratia

il gelato con il yacaratia

 

Altri chef, come Soledad Nardelli, del Chila, lo propongono in maniera semplice ed elegante, abbinato con una ottima selezione di formaggi.

Soledad Nardelli chila

Soledad Nardelli